martedì 29 novembre 2011

TATTOO FLASH ON SNEAKERS




OZ SHOP - "TATTOO PACK" at FLORENCE TATTOO CONVENTION 2011

Firenze 4,11,2011


Durante la 4° Tattoo Convention è stata presentata una inedita collaborazione.
Lo store "OZ SHOP" ha messo a disposizione delle scarpe che sono state dipinte come dei veri e propri tattoo flash.
Le sneakers sono state realizzate da Matteo Campi "Eterno Riflesso Tattooing", Master Jack "Eterno Riflesso Tattooing", Lorenzo Cappellano "Arkadia Tattoo Studio".
Ringraziamo Zuno x il supporto al progetto!!

 

mercoledì 14 settembre 2011

"ETERNO RIFLESSO TATTOOING" MATTEO CAMPI


Dopo un bel pò di tempo ritorno a scrivere un articolo. Lavoro, sport, trasloco e un pò di viaggi, hanno impegnato la maggior parte del mio tempo ultimamente. Rientro sul blog con un articolo su una grande persona e un vero artigiano del tatuaggio, Matteo Campi.
Disegno, bici e tattoo sono il suo credo.
Andiamo a scoprire quello che ci siamo detti.



-Ciao Matteo, com'è nato l"ETERNO RIFLESSO"?
-Dalla mia incoscienza.Dopo un anno che lavoravo a casa decisi di buttarmi e aprire lo studio.Era il 2001

-E la tua passione per i tattoo?
-Quella è nata facendomi tatuare, il mio primo tattoo l'ho fatto a 16 anni e da lì è stato amore, adesso ne ho 35 e sono 19 anni che sono in questo mondo.

-Disengni spesso flash?
-Disegno tantissimo, ma tavole e flash non ne realizzo molte.
Il mio lavoro è disegno, disegno su commissione, su richiesta, quindi realizzo giornalemente disengni che rispecchiano il mio stile.

-Com'è organizzata la tua giornata tipo?
-La mia giornata tipo è:
Sveglia alle 7, per iniziare bene una giornata bisogna alzarsi presto, sennò il corpo e la mente non rendono al 100%.
Faccio colazione e mi metto a disegnare. Allenamento in bici e alle 12 apertura dello studio fino alle 19 per i cliente, ma mi fermo spesso fino alle 20-21.
Giornate uguali, ma intense e vissute.

-La tua passione per la bici?
-Più che una passione è il mio sport, mi alleno giornalmente e ogni tanto, tempo permettendo, faccio qualche gara di fondo. Divido il mio tempo tra il lavoro, la passione per il disegno e lo sport del ciclismo. Infatti la mia ragazza, la Margherita, non mi sopporta più!!







-Quali sono i soggetti che preferisci realizzare?
-Diciamo che mi piacciono tutte le belle idee che riesco a sviluppare rendendo felice il cliente. Dai soggetti classici arrivo anche a forme di rivisitazione un pò diverse, la mia impronta non è troppo Traditional, vengo da quel filone, ma i miei pezzi sono un mix tra old skool e new skool.



-Progetti per il futuro?
-Stiamo ampliando lo studio quà a Gaiano, i lavori sono quasi terminati e a breve faremo l' inaugurazione. Poi tattoo convention a Roma, Milano, Firenze. Per adesso 3-4 convention l'anno bastano, mi piace stare insieme ad amici, ma preferisco lavorare in studio con più calma e tranquillità. Stò invecchiando!




CONTATTI

Eterno Riflesso Tattooing
via Nazionale 25
43044 GAIANO (PR)
tel. +39 0521 809910
ONLINE
Myspace







giovedì 7 aprile 2011

TATTOO COLLECTOR JACOPO CARLI aka "PANNOCCHIA"

Sveglia ore 6.30 .. lavoro fino alle 13,30 alla pompa di benzina, pranzettino dalla nonna, online per aggiornamenti, borsa e in palestra, la sera a suonare con il gruppo oppure birreta con gli amici.
Ecco Jacopo Carli. Un ragazzo come tanti ma con una passione come pochi. 


-Ciao Jacopo.Com'è iniziata la tua passione per il tatuaggio?
-I tattoo mi hanno sempre affascinato, fin da piccolo collezionavo stickers di tatuaggi, quelli tipo trasferelli, che con l'acqua li trasferivi sul corpo. Crescendo, ascoltando musica, apprezzavo sempre di più i tattoo dei musicisti o cantanti molti legati alla scena metal prima e hardcore poi. Ho iniziato a tatuarmi appena ricevuto il primo stipendio, i miei non erano molto d'accordo e non mi avrebbero finanziato per tatuarmi, avevo vent'anni e mi feci tatuare subito un braccio in stile giapponese a Siena nello studio di Beppe Lazzeri, "L' Allegro Chirurgo".

-Quali sono i tuoi artisti preferiti?
-I miei artisti preferiti fortunatamente sono anche degli amici , come Matteo Campi, Master Jack e tutto l'Eterno Riflesso, i ragazzi di viareggio Pepe Zuno e Ricky detto Headcheese, Marco Andreini detto "Manopola", Alessio Tanti aka "Pialla" , Nello Rossini e i ragazzi dell' InkAddiction, Beppe e Ivan                           
-Quali sono gli stili che ti interessano di più?
-A me piace molto lo stile tradizionale sia americano che giapponese. Mi piacciono soggetti classici, d'impatto, una bella linea, pochi colori ma intensi. Non cerco la perfezione millimetrica nel posizionare i tattoo, non amo troppo il design sulla pelle, preferisco andare sul concreto e pensare le cose sul momento. Adesso ho scoperto una vera passione per il Black & Grey. Molti dei miei tattoo sono a colori, ma ultimanente mi stò interessando molto allo stile chicano e di fatti gli ultimi tattoo fatti sono in bianco e nero come il costato fatto da Rino Valente e il teschio sulla coscia di Chris Dunley.
 
-Un consiglio per un ragazzo che si vuole fare il primo tattoo?
-Mio consiglio è scegliere il tatuatore i base al soggetto o allo stile che uno cerca. Tutto dipende da quello che uno si vuol far tatuare, poi se una persona cerca un tattoo diciamo di "Elite" può sempre informarsi, ricercare artisti e andare in una delle tante bellissime convention che ci sono in giro in Italia e all'estero. Il primo tattoo che mi sono fatto alla fine mi sono fidato dei consigli di amici che mi hanno indirizzato, ma oggi col sennò di poi, facendo una maggiore ricerca potrei avere investito soldi e tempo in un modo migliore. Quindi ponderate bene le vostre scelte !!!


-3 cose che ti piacciono in un tattoo.
-Il mio tattoo ideale è di medie dimensioni, non mi piacciono troppo, almeno per ora, le grandi composizioni, ha una bella linea potente , molto nero e pochi colori.



-Quali sono gli studi dove passi + tempo?
-Vivendo a un ora e mezzo da Viareggio, l"Electric Tattoing di Pepe & Zuno è lo studio dove mi sento + a casa e vado più frequentemente. Un buon piatto di pesce, una birra, tante risate, il ronzio delle macchinette e passo delle belle ore in buona compagnia.
Vado spesso a trovare anche Andrea un amico che ha lo studio a Pistoia e anche da Rino Valente al Peekaboo Tattoo.
Questi tre sono gli studi dove passo più tempo!












-Allora, qual'è stata la seduta più lunga per un tattoo??
-E' famosa la seduta fatta dal Sig. Matteo Campi a Gaiano all'"Eterno Riflesso".
Decisi di farmi tatuare il petto, Matteo fu subito entusiasta, e fissammo l'appuntamento. Era un sabato, andai sù insieme al mio amico "Pesce", Matteo in quella giornata aveva un solo appuntamento per la mattina ... poi decise di dedicare il resto della giornata a me.
Piano di lavoro pronto, stencil piazzato e inizia a tatuare, erano le 14,30. Lavoro finito alle ore 24!
A Gaiano, essendo un paese piccolo si sparse velocemente la voce di questa super seduta e a fine serata c'erano diversi curiosi a vedere e il tutto fù molto divertente e anche gratificante. E' stata una bella esperienza!


-E il tattoo che ti ha fatto sentire + dolore ?-Avendo per il tattoo una vera passione il dolore passa in secondo piano anche perchè è una parte integrante del tatuaggio. Per la mia esperienza però devo dire che ho retto 7 ore e mezzo di petto ma sono crollato quando mi sono fatto fare un pezzo sulla coscia dal " MAnopola", un vero calo di zuccheri, mi ha ritirato sù con un buondì.
Tutto dipende anche dalla forma fisica e dallo stato d'animo del momento. Devo dire anche che in studio sei molto + rilassato mentre in convention a volte puoi sentire più la pressione, c'è molta gente, confusione, stress, insomma, almeno io mi sento meno rilassato. Alla convention di Roma feci tre pezzi piccoli ma ebbi un calo di pressione.

-Cosa ti faresti tatuare adesso?
-Ora come ora, mi farei tatuare una hot road colorata in stile anni '90.


















-Tattoo del momento??
-Tattoo del momento quello che mi ha fatto Oliver Peck a Milano.










-I soggetti dei tuoi tatto sono
molto classici,hanno dei significati particolari?
-Per me il tattoo ha sempre un valore ma non credo nell'estrema ricerca del significato. Per me hanno + valore piccole cose o piccoli tattoo, al contrario di persone che vogliono dare significati forzati a qualsiasi particolare del disegno.
Per quanto riguarda la pancia,sono sempre stato un pò scettico sui soggetti religiosi, ed ho sempre evitato, fino a quando dopo aver passato delle esperienze personali ho sentito l'esigenza di cambiare le mie idee e di credere che c'è qualcosa in più nella vita, qualcosa che ti fà credere in te stesso e ti dà fede, è stato un periodo di crescita che ho voluto celebrare così!

-Ecco tutto, un altra intervista, dei bei momenti e spero anche una buona lettura per tutti voi. A presto!




































CONTATTI:







giovedì 17 febbraio 2011

TATTOO ARTIST - ANDREA FURCI

Ho conosciuto Andrea Furci a Londra al "Family Business" lo studio dove lavora. Ero lì per un weekend e su consiglio di un amico mi sono presentato in studio, senza appuntamento, ma con una gran voglia di farmi tatuare.
Lui è stato subito disponibile e la giornata è stata grandiosa!!Oggi sono tornato per approfondire meglio gli aspetti della sua vita e del suo lavoro. Ma veniamo a noi.....   





-Ciao Andrea puoi raccontare come è iniziata la tua carriera artistica??

-Ecco la mia storia.Ho sempre avuto una sorta di passione per l'arte, prima di diventare tatuatore ho fatto anche delle esposizioni di tele nella mia zona, ma i miei genitori non erano molto d'accordo che frequentassi un liceo con indirizzo artistico, quindi mi iscrissi allo scentifico, finito il liceo, visto che non avevo molte possibilità di frequentare studi in altre città e magari fare corsi specifici, decisi un pò a casaccio... e la mia scelta andò su scienze della comunicazione. Anche in quegl'anni la passione per disegnare tattoo c'era, fin dai 18 anni disegnavo soggetti per amici che poi andavano a realizzare in studio professionali. Finità l'università ho iniziato a lavorare come barman, e appena messi da parte un pò di soldi ho deciso di tentare e comprare l'attrezzatura. In paese ho avuto subito le prime richieste, le persone si sono
subito fidate di me. All'inizio ho cercato di eseguire piccoli lavori  per evitare di rovinare il meno possibile i miei amici. Solo che, dopo 4-5 mesi mi sono reso conto che avevo bisogno di qualcuno che mi indirizzasse sulla strada giusta, avevo un kit in mano ma non avevo idea di come montare il grip, da che parte mettere l'ago e cose del genere.
Mi recai a Catania dove sapevo, su consiglio di un amico, che si trovava uno studio che secondo me lavorava bene. Entrai 
all' "OLD TOWN TATTTOO" di Matteo Dote, chiedendo se avevano bisogno di un apprendista. Il problema all'inizio fù che lui cercava si un assistente, ma che fosse una persona di fiducia, invece noi non ci conoscevamo affatto, così mi disse "Si, puoi venire qualche volta, poi vediamo come và", rimase un pò sul vago. Sentivo il bisogno di apprendere, quindi dato che la sua risposta anche se indecisa era un sì decisi di affittare un appartamento e trasferirmi là a Catania. Ogni giorno ero in studio. Poco dopo Matteo si ritrovò, quasi senza rendersene conto, a lasciarmi le chiavi del negozio, la nostra collaborazione prese atto, fu una cosa abbastanza automatica. Il 1° anno lavoravo durante il giorno in studio , mentre la sera facevo il cameriere per pagare tutte le spese. Il 2° anno finalmente iniziai a fare i miei primi lavori in studio, 2-3 tattoo a settimana. Matteo girava molto in convention, sapeva bene l'inglese, era stato anche a lavorare in studi di città come Londra e San Diego. Io lo seguivo nei suoi spostamenti ma mentre lui parlava con clienti e artisti di tutte le nazionalità, io ero lì , imbranato, senza un idea di come si mettessero in fila 4 parole d'inglese.
Era arrivato il momento di imparare la lingua e quale miglior soluzione di partire per Londra? Entrambi in accordo, a fine 2009 preparai le valigie e partii per londra con il mio umile portfolio girando per una trentina di tattoo shop presentandomi con le dieci parole che masticavo, ma l'esperienza non andò a buon fine. Dopo aver fatto il biglietto di ritorno, feci il giro turistico, stile visita museale dei tattoo shop per me + importanti di Londra, "Frith St.", "In to You" e "Family Business".
Appena entrato in quest'ultimo sentii subito un atmosfera familiare, un aria confortevole, questo mi aiutò a chiedere senza paure un posto di lavoro, mi presentarono Mo', feci vedere i miei lavori, lui mi disse però che per il momento non aveva bisogno di un
artista. Tornai a casa in Sicilia, ma dopo sei mesi squillò il telefono era Mauro e mi chiamava per lavorare. Da lì è iniziata l'avventura.
All'inizio è stato difficile, la lingua, le difficoltà nel fare amicizia, la differenza di vita tra la città e il paese da dove provengo, non è stato facile adattarsi ma decisi comunque di restare perchè una possibilità così non l'avrei più riavuta.


-Il tuo logo è un pò "Nerd" ma ti rappresenta al meglio. 

- Sì, sono circa 3 anni e mezzo che porti questi baffi abbastanza evidenti ed eccentrici, mentre gli occhiali li porto praticamente da una vita, mi sono trovato a realizzare il logo e credo che questo mi rappresenti al meglio.Anche il "Nerd" ci spuò stare visto che sono sempre un tatuatore laureato ...anche se fà ridere a dirlo!!






-Quali sono i soggetti che preferisci tatuare?

-Mi piace molto lo stile tradizionale americano e cerco di reinterpretarlo al meglio. Su tela dipingevo cose surreali, pop art, questo mi ha sempre portato a rivisitare i soggetti classici dei tattoo. All'inizio mi sono ispirato ad artisti diciamo più stravaganti come Xavi Rodriguez, Deno o Rudy Fritsch , invece che hai classici Sailor Jerry o artisti sul genere, poi lavorando in studio ho conosciuto Nello Rossini che invece mi ha avvicinato di più al tatuaggio classico.I miei soggetti preferiti sono teschi , aquile e tutto quello che richiama la nautica, sarà anche perchè provengo da un paese di mare! Quà a Londra  "Sugar skull" vanno per la maggiore.
Mi piace molto anche lo stile Giapponese, infatti molti dei tattoo che ho sulla mia pelle sono così, credo però che questo sia un genere che richieda un maggiore studio e per questo per adesso disegno e dipingo su carta per poi in futuro provarli su pelle.

-Realizzi più tattoo di piccole o di grandi dimensioni?

-In genere faccio tattoo di piccole-medie dimensioni, che sono le misure classiche del tattoo tradizionale, anche se quà c'è una sorta di moda nel farsi fare delle maniche direttamente dallo stesso artista. Vai a posizionare i vari soggetti e poi unisci tutto con un background, uno sfondo, cosa che nel traditional non avviene perchè  si usa lasciare gap di pelle tra un soggetto e l'altro.



-Torni spesso in Italia?
-Circa ogni due mesi. Ho tutta la mia famiglia là, genitori, tre sorelle con relativi nipoti, in fondo sono sempre siciliano e  molto legato ai valori della famiglia. Così facendo non perdo il contatto con le mie radici e non soffro troppo il grigiume e la
depressione che a volte ti può colpire in una city come Londra.




-Cosa significa lavorare al "FAMILY BUSINESS"?

-Lavorare in uno studio come il Family Business vuol dire essere a stretto contatto con artisti molto validi, da cui puoi apprendere tanto, imparare trick del mestiere, e condividere belle esperienze. E' molto stimolante anche perchè lavorando in molte persone nel solito studio, da quest'anno siamo in 10 nel team e lavoriamo 5-6 contemporaneamente, subisci contaminazioni sia dai tuoi colleghi sia dai clienti che passano in studio. In più hai la possibilità grazie alla fama dello studio e alle conoscenze di Mo', di avere vicino spesso ospiti internazionali, così riesci a creare relazioni sociali che ti permettono di stringere conoscenze e magari future collaborazioni come guess spot.



-Quali progetti hai per il futuro visto che alla tua età lavori già in uno dei migliori studi di Londra ed hai ancora davanti una lunga carriera?

-Inizierò a girare un pò di convention, ho programmato la prima a fine marzo in scozia ad Edimburgo, a fine aprile sarò a Oslo in norvegia, poi sempre a marzo andrò a New York come guess per pochi giorni al "Down ci tattoo", per adesso è tutto. Il mio progetto per il futuro è quello di riuscire a realizzare un bel portfolio da inviare a riviste e siti del settore per riuscire ad avere una clientela più internazionale possibile!







-Ti ringrazio per la tua disponibità. Vuoi salutare qualch'uno in particolare?


-Ringrazio tutto il Family Business in particolare Mo' Coppoletta e sopratutto saluto i ragazzi di Catania, Matteo Dote il maestro, Freddy Ricca, Giuseppe Morello e Tancredi "Tank" Grasso. 

CONTATTI:

INK ON PUMA SUEDE




Officine Del Volo di Via Mecenate, Milano, durante la 16° Tattoo Convention, vari tra migliori tatuatori della scena internazionale si sono dati appuntamento per  celebrare "Puma Suede", sneakers icona del brand Puma.

Video: Oddproduzioni.net

mercoledì 29 dicembre 2010

TATTOO COLLECTOR - FEDERICO DE LILLO aka " PESCE "

In questo articolo vi presento una persona che ha fatto del collezionismo uno stile di vita oltre che una passione.
Tattoo, sneakers e musica sono i suoi credo.
Sono andato a trovarlo a casa per fare due chiacchere e questo è il risultato.




+Ciao Federico,da vero collector hai il tuo corpo come una tela.Hai tattoo che provengono da quasi tutto il mondo.Com'è nata questa tua passione per i tatuaggi??

-La passione per il tatuaggio è nata fin da piccolo, all'età di 12-13 anni. Mio padre fà il barbiere e all'epoca lavorava al carcere di Montevarchi,un carcere per piccoli crimini e reati minori. Poco dopo aprì uno studio, molti dei clienti che aveva al carcere andavano regolarmente a trovarlo e a tagliarsi i capelli in studio.Io tutti i giorni finita la scuola ero sempre a lavoro da mio padre e i primi tattoo li ho visti proprio lì, dai suoi clienti. Rimasi subito colpito dai tatuaggi che avevano, roba grezza, da carcerati... ma di significato. Un ragazzo di Napoli una volta mi disse " Appena torno sù ti porto una rivista". Tornò con un "Tattoo Review" era il 93', da lì, lì ho collezionati tutti, non mi sono perso un numero, Tattoo review, poi Tattoo Life e Tattoo energy. Ho anche la collezione completa dei numeri di "Tattoo Time" di Don Ed Hardy. E' stato anche l'inizio della passione per il collezionismo, ho iniziato a raccogliere libri, riviste, dischi ed ho iniziato ad apprezzare la scena americana.Sfogliavo le riviste, c'erano artisti italiani, interpreti del giapponese,realisti, in quegli anni andava molto anche il biomeccanico, ma lo stile che mi colpì maggiormente fù il traditional americano e dà quel momento fù amore.

+Quali sono i tattoo a cui tieni di più?E quali sono i tuoi artisti preferiti?

-I tattoo che ho collezionato sono anche quelli dei miei artisti preferiti. Scott Sylvia, Theo Mindell, Jeff Rasher,  Jeff Whitehead. Questi sono i miei preferiti su tutti. Ho avuto la fortuna e la voglia di viaggiare molto e sono riuscito a farmi tatuare dai personaggi che ho sempre stimato. Avrei voglia di conoscere e farmi tatuare anche da molti altri, nomi come, Mike Wilson, Brian Bruno, Freddy Corbin, Seth Ciferri, Juan Puente, Grime, Owen Jensen, Bert Krak, Chad Koeplinger, Tomas Hopper,insomma... tutta la scena degli anni 90'. Stimo queste persone e le ringrazio per l' ispirazione che mi hanno dato e le emozioni che mi hanno trasmesso con le loro opere.

+Secondo il tuo parere quali sono oggi i nomi che rimarranno nella storia del tatuaggio di domani?

-Ora come ora in Italia si respira aria buona. Ci sono artisti validissimi.Un pò di nomi che rimarranno nell' albo d'oro saranno di sicuro... Stizzo, Matteo Campi, Pepe, Zuno, Samuele Briganti, Rino Valente, Nello Rossini e Luca Mamone. Già adesso sono famosi, è uscito da poco un libro che raccoglie flash di artisti italiani tra cui molti dei tatuatori citati prima.Una bella soddisfazione per la nostra Italia! Per l'estero invece due nomi su tutti El Bara e Xavier Rodgriguez.

+Ti vedo spesso nelle tattoo convention.Quali sono per te le migliori?

-Le tattoo convention più prestigiose in italia sono Milano e Roma,in europa di sicuro Londra. San Francisco in America e il Summit Festival in Giappone, queste sono tutti eventi che un appassionato non può assolutamente perdere.

+Cosa pensi della maggior diffusione del tatuaggio e della sua commercializzazione?

-Penso che sotto certi punti di vista la commercializzazione e quindi la diffusione del tattoo apra le menti, quindi la persona che si tatua oggi in Italia non è più vista come un "poco di buono". Sotto altri punti di vista invece, per chi "ci sente davvero" la cosa ha perso molto per certi versi. Oggi è come entrare in libreria, tutti possono comprare un buon libro, ma c'è sempre chi ricerca un certo titolo o un certo autore e chi invece legge Harmony o i libri di Vespa.O come per la tv, c'è chi guarda canale 5 ed è contento e chi invece ha sky e sceglie canali di approfondimento.Poi è come in tutte le cose, tutto è possibile, ognuno poi fà le sue scelte. Oggi poi è facile vedere dei bellissimi lavori, ma anche molte idee sbagliate. Ragazzi che come primo tatuaggio si fanno subito un pezzo di grandi dimensioni e non sanno esattamente cosa vogliono o non sanno scegliere la persona giusta per quel lavoro.In giro vedo molti studi nuovi ma si iniziano a vedere anche molti centri per la rimozione del tattoo.

+Conosco un pò della tua storia, hai cantato in diversi gruppi hardcore,uno su tutti i "Pull the Trigger". La musica ha influenzato i soggetti dei tuoi tattoo?

-Certo anche la musica ha fatto la sua parte. Fin dall' inizio ho sempre ascoltato hardcore, gruppi come i " Suicidal Tendencies" hanno segnato la mia adolescenza.Nel corso degli anni 90' ho visto un'infinità di concerti, già.... ne ho visti veramente tanti. I " Pull The Trigger " sono stati l'ultimo gruppo dove ho cantato e oltre che un gruppo musicale per me è stato anche uno stile di vita.

+Hai in cantiere nuovi tattoos da aggiungere alla tua collezione?

-Ho un appuntamento fissato con Mick from Zurich chiaramente a Zurigo ad Aprile. Mick è veramente un maestro, i suoi draghi sembrano vivere sul corpo.Poi la prossima estate tornerò a San francisco da Scott Sylvia al "Black Heart" per finire la schiena.

+E quando finirai lo spazio a tua disposizione?

-Quando non avrò più spazio penso che cercherò di ingrassare 20 chili, così per fare entrare qualche altro pezzo!!!

+Vuoi salutare qualcuno in particolare?

-Certo, come ho detto prima vorrei ringraziare tutti gli artisti citati per la fonte di ispirazione che apportano alla mia vita. Poi voglio salutare e ringraziare in particolar modo Simone "El Rana", per il rapporto di amicizia che ci lega.Un saluto anche tutte le persone che amano questo tipo di arte. Respect.




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